La Rocca di Bajedo è uno zucco calcareo che sovrasta il torrente Pioverna e la strada provinciale della Valsassina, tra Pasturo e Introbio.
Sulla sommità della parete di roccia di oltre 100 metri, oggi frequentata dagli appassionati di arrampicata, che facilmente si notano dalla strada e dalla vicina Pista Ciclabile, si ergeva un tempo un’ arcigna fortificazione.
Per la sua peculiare posizione infatti, il luogo ha fin dall’ antichità rivestito un ruolo strategico di controllo dei transiti nella valle.
In particolare, in epoca medievale, era sede di un castello fortificato, che fu possedimento nel XII secolo della famiglia Della Torre e poi dal 1335 di Azzone Visconti, che pose la rocca e tutta la valle sotto il controllo del proprio casato.
La Rocca fu protagonista di alcuni avvenimenti storici. I veneziani nel 1447 invasero la Valsassina e posero l’ assedio a Lecco: quando l’ assedio venne rotto dall’ arrivo delle truppe da Milano, gli abitanti della valle insorsero e i veneziani si asserragliarono nel castello della Rocca di Baiedo, mantenendo il controllo dei traffici nella valle. Ne furono scacciati solo nel 1452 da Francesco Sforza, dopo un assedio di un anno. Il castello venne ampliato alla fine del XV secolo, e oggi ne rimangono solo poche rovine.
Ma la Rocca di Bajedo è soprattutto legata alle vicende del ” Lasco – il bandito della Valsassina “, raccontate da Antonio Balbiani nel suo romanzo. Sulla Rocca infatti si ergeva proprio il suo misterioso castello. Per scoprire di più della storia del Lasco, visitate il borgo affrescato di Parlasco.
Dalla località di Bajedo partono sentieri di diversa difficoltà verso la Grigna Settentrionale, tra i quali:
