La Grigna Settentrionale, oltre ad essere stata territorio di grandi imprese alpinistiche, è da 40 anni oggetto di studio ed esplorazioni da parte di numerosi speleologi.
Il Grignone è uno dei più grandi importanti bacini carsici italiani: il calcare, vaste distese bianche intervallate da sprazzi di verde, regala centinaia di grotte, di sviluppo prevalentemente verticale. In particolare, negli ultimi 25 anni, le conoscenze sulle cavità presenti è andata aumentando e ancora oggi la maggior parte delle grotte sono in esplorazione.
La Grotta di Moncodeno con la ghiacciaia si trova nelle vicinanze del Rifugio Bogani ed è raggiungibile dall’ Alpe Cainallo, nel comune di Esino Lario, seguendo il sentiero 25. A quota 1700, poco prima delle baite di Moncodeno, si abbandona il sentiero e si prosegue deviando a sinistra: qui bisogna fare attenzione e seguire una serie di bolli gialli sugli alberi e sulle rocce, fino ad arrivare all’ ingresso della ghiacciaia dopo circa 15 minuti dalla deviazione.
Per chi vuole scendere a visitare la Ghiacciaia: c’è una scala in ferro che porta quasi sul fondo della Ghiacciaia che facilita la discesa. Consigliamo di scendere assicurati da una corda (basta una corda di 20 metri, soprattutto in caso di neve o ghiaccio). Ci sono diversi punti per l’ assicurazione, spitz resinati, posizionati all’ ingresso. Dall’ ingresso al fondo della ghiacciaia 15 metri circa. Ai non esperti consigliamo di organizzare l’escursione con una guida alpina specializzata (contattare Le Guide Alpine del Lario e delle Grigne).
Foto della grotta del Moncodeno tratte dal sito vacanze2013.weebly.com
InGrigna!
La Grotta W Le Donne, con i suoi 1200 metri di profondità, è attualmente la cavità più profonda tra quelle presenti sul territorio del Grignone e probabilmente una di quelle più note agli escursionisti che si imbattono facilmente con il suo ingresso posto a fianco del sentiero che conduce in vetta. Per poter accedere alle grotte bisogna però avere delle specifiche competenze che si ottengono frequentando un corso di Speleologia organizzato da uno dei Gruppi Speleologici sparsi sul territorio nazionale.
Il Progetto InGrigna! ha come obiettivo lo studio e la conoscenza del sottosuolo del bacino carsico della Grigna; l’ esplorazione, la documentazione, il rilievo topografico, la ricerca e revisione di ingressi sono tra le principali attività di coloro che ne fanno parte. Tali attività vedono la partecipazione di numerosi speleologi provenienti da gruppi sparsi sul territorio nazionale e, negli ultimi anni, anche internazionale: una speleologia traversale, che supera la logica del singolo gruppo e che è alla base dei successi e dei risultati ottenuti. Il campo estivo, organizzato ogni anno dal 2003 nel mese di agosto, rappresenta il momento più intenso dell’ attività ed ha come importante base d’ appoggio il Rifugio Bogani per il deposito materiali oltre che per il pernottamento e la cena di parte degli speleologi. Gli speleologi possono infatti contare sulla disponibilità e l’ appoggio di Enrico e Mariangela del Rifugio Bogani prima e dopo le fatiche speleologiche. Maggiori informazioni sul sito del rifugio.
Foto della Grotta W Le Donne a cura del progetto InGrigna!