Il piccolo tempio romanico di San Fedelino sorge sulla riva occidentale del Lago di Mezzola, in un luogo appartato e silenzioso.
Secondo la tradizione fu eretto a cavallo del X-XI secolo, nel luogo del ritrovamento delle ossa del martire Fedele, nel punto più settentrionale del Lago di Como, lì dove vi si getta il fiume Mera. La posizione è strategica: qui confluiscono la Valchiavenna e il Passo dello Spluga e la Valtellina, le grandi vie di comunicazione fra Milano e il Nord Europa, come la Via Regina.
La chiesetta di San Fedelino è raggiungibile con un itinerario che parte dalla località di Dascio, nel comune di Sorico. Si imbocca il sentiero nei pressi della chiesa e in circa 10 minuti si giunge al Sasso di Dascio (m 277), un promontorio con una bella visuale sul Pian di Spagna. Una mulattiera prima e un sentiero poi, che prosegue a gradoni e in leggera salita fra i castagneti, portano a raggiungere un dosso, il punto più elevato del percorso (m 496). In ripida discesa si giunge sulle rive del Mera. Costeggiando il fiume per un tratto, si superano due risalti rocciosi con l’aiuto di comode scale metalliche, che si percorrono in discesa. Un ultimo tratto pianeggiante in riva al fiume, ci porta alla radura in cui sorge il tempietto romanico di San Fedelino (m 208).
Difficoltà : E ( Escursionista)
Tempo di percorrenza : 2 ore circa
Storia e architettura
San Fedele, martire della Chiesa di Como, fu ucciso intorno al 300 ai tempi delle persecuzioni di Diocleziano e Massimiano. Era un soldato dell’imperatore, che, essendosi convertito al Cristianesimo, si rifiutò di fare offerte sacrificali agli dei prima di una battaglia. Per questo venne condannato a morte. Per scampare alla condanna, fuggì verso Como e risalì il lago verso nord con una barca, dove fu raggiunto dai sicari dell’imperatore e decapitato. Sul luogo del martirio venne edificato un sacello, poi dimenticato. Nel 964 le reliquie vennero riscoperte, grazie ad una donna del luogo che avrebbe visto in sogno San Fedele che le indicava il luogo del seppellimento: il vescovo, informato del sogno, ordinò di scavare alla ricerca delle reliquie, che vennero effettivamente ritrovate nel luogo indicato ed in seguito trasportate a Como per essere custodite basilica di Santa Eufemia che per l’occasione venne intitolata a San Fedele. Sul luogo del ritrovamento venne eretto l’oratorio che ancora vediamo.
Il tempietto di San Fedelino è edificato con la pietra raccolta nelle montagne circostanti. Ha due ingressi, uno sul lato sud e un altro quasi opposto sul lato nord. Sia l’interno che l’esterno erano completamente coperti di affreschi. Scomparsi quelli esterni, rimangono parti di quelli interni, in gran parte danneggiati dall’umidità. La decorazione meglio conservata è nell’abside, sulla volta è raffigurato Cristo pantocratore tra due angeli
Foto della galleria di Flavio Bortolussi